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BASTA CON I CLICHE’!
boschi e da riviera

PERCHE’DA BOSCO E DA RIVIERA?

DA DOVE ARRIVA L’ISPIRAZIONE …

Era il lontano 1989 con la mia famiglia vivevamo nella periferia di Livorno e come in ogni città ci sono le zone ricche e quelle popolari dettate dal valore commerciale immobiliare, ma io non sono una che crede nei clichè e spesso abitiamo in un posto per affezione più che per possibilità di acquisto.

Ho vissuto 5 anni meravigliosi in questa casetta piccola, non ci mancava niente, ero circondata da tanto calore e mi divertivo nel sentire le urla dei vicini che richiamavano con accento livornese i propri nipoti o figli dalla finestra. Con questi bambini giocavo in cortile, qualche volta con la corda e talvolta presi nel gioco del nascondino trovavamo ranocchi e topolini feriti dai gatti randagi (mia mamma non era molto contenta di questo e preferiva tenermi in casa). Così raccontato sembra un posto poco raccomandabile ma c’era comprensione con il vicinato, certo con i muri sottili tutti sapevano tutto degli altri ma vivevamo in solidarietà.

I miei in quel periodo non frequentavano molto la parrocchia io però a scuola facevo religione e decisi di fare il catechismo e quindi chiesi anche di andare a messa la domenica. Ad ogni messa trovavo sempre dei ragazzini della mia età in divisa, m’incuriosii erano sempre in pantaloni corti anche d’inverno, stupita mi chiesi che cosa facessero e chiesi a mia mamma. Ero rimasta cosi affascinata e sentendomi molto esploratrice decisi che volevo anche fare gli scout, avrei potuto unire cosi due miei interessi.

Durante la settimana ero sempre vestita semplice e al tempo i miei genitori potevano comprarmi solo due paia di scarpe in tutto l’anno, uno per la scuola ed uno per la domenica.

Ma perché vi sto raccontando tutto questo aneddoto d’infanzia? E cosa c’entra con il Blog: Da Boschi e da Riviera?

Questa sono io!

Vi racconto un po’ della mia personalità che al tempo si stava già ben strutturando…

Dunque io amo la moda grazie a mia mamma che è un ottima creatrice di abiti su misura (non è una semplice sarta ma una creatrice sartoriale) con noi e con se stessa si è sbizzarrita e ci ha letteralmente contagiato, la domenica mi vestiva come una principessa.

Adesso dopo tutte queste informazioni immaginatevi me, vestita con le migliori calze ricamate, con la gonna in tartan scozzese, il maglioncino di lana con treccia rosso, Montgomery classico bianco, sciarpa e basco di lana rossa e per finire scarpe nere di vernice, praticamente una Shirley Temple negli anni ’80…

Quella domenica invernale alla fine della messa strattonai timidamente mia mamma che mi accompagnò nelle stanze dietro la sacrestia per incontrare il capo scout della parrocchia per chiedere così maggiori informazioni (visto che nella mia famiglia nessuno aveva mai frequentato gli scout).

Ricordo con chiarezza quanto fossi emozionata, guardavo quei bambini e già m’immaginavo quanto mi sarei divertita con loro e mentre mia mamma parlava udii l’espressione di una bambina che disse in gergo livornese: “Oh le lì dove vole andà vestita osì?” che tradotto in italiano: ma lei dove vuole andare vestita così?

Ovviamente con il coro di risate a seguito per me è stato un gesto cosi denigrante che volli scappare dalla stanza, mia mamma si era accorta solo del ridacchiare dei bambini e non capì subito il mio stato emotivo, ero diventata così rossa da essere in tinta con cappello e maglioncino.

Era la prima volta che mi prendevano in giro, ricordo ancora oggi che pensai: se devo essere giudicata per il mio modo di vestire, con loro non ho niente con cui spartire!

Inutile dirvi quanta delusione, la cosa buona è che già a quasi 10 anni imparavo che non si deve mai giudicare una persona dall’apparenza ed io oggi mi sento un esploratrice da Boschi e da Riviera quando tutta elegante e quando sportiva esploratrice della natura…ma questo ve lo racconto nel prossimo articolo!

TU COME TI SENTI, PIU’ DA BOSCHI O DA RIVIERA? O COME ME, ENTRAMBI?

Raccontaci se ti è mai accaduta un’esperienza simile.

Pubblicato il
30 Dicembre 2021
Ultima modifica
8 Marzo 2022 - ora: 11:46

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